Tuesday, January 30, 2007

Ali dello Stesso Angelo


Amici come piccole ali dello stesso angelo

simbioticamente in volo

aleggiano sui dolori degli uomini

e riflettono i raggi di un bene divino.

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Così le nostre menti s’ intrecciano

cancellando il buio attorno

d’ oro di spighe illuminate

le nostre gote saran per sempre baciate

e tesseremo la trama di vita

tinta del rosso

del nostro cuore

alla ricerca della felicità perduta.


Non smetteremo mai di cercare

ovunque l’amore

dovunque e per sempre

ma senza scordare

che a fianco a noi

un’altra ala è pronta a volare.



Grazie ad Andrea, con il quale ho condiviso

per la prima volta l'esperienza della poesia a quattro mani.



Monday, January 29, 2007

Acqua

Il cielo libera l'acqua.

Piccole gocce trasparenti
bagnano le labbra secche della terra
dissetando la Sua anima
e allietando il Sole
che si specchia e si compiace
de suo splendore mitico.
Una, due, tre gocce...
si forma l'oceano delle speranze
che libera l'essenza delle nostre esistenze
e ci fa credere ancora nei sogni e nelle certezze.
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Piove.
Piove e nevica.
Nevica.
Le gocce sono più leggere
più morbide
gelidi spilli che cadono dolcemente sulla pelle
e ci risvegliano.
E' così che ricordiamo i nostri peccati
e le nostre colpe.

Ma cosa importa?
Abbiamo ancora le nostre gocce di neve
e la sicurezza di poterci bagnare
quando siamo privi di energie.

Se viviamo
è solo merito dell' Acqua.

Friday, January 26, 2007

La "nostra" storia

Se qualcuno vi chiedesse "cos'è un blog", sapreste rispondere?
E se un altro ancora vi domandasse "com'è nato il blog", avreste le idee così chiare da saperglielo spiegare?
Io ci ho pensato spesso, ma non mi sono mai interessata realmente alla cosa.
Studiando però il mio modesto libro di Sociolinguistica, quello in cui mi sono imbattuta verso la metà inoltrata è stato davvero interessante!
...

Ho scoperto infatti che il BLOG deriva dal LOG, ovvero uno di quei resoconti che riportano in ordine cronologico le sequenze di un percorso, inizialmente concepiti per facilitare la navigazione marina.
Da quì poi, è facile capire il felice passaggio alla navigazione nel Web, tanto è vero che il primo esempio su internet è da ricercarsi nell' America della seconda metà dei '90 sotto il nome di WEBLOG.
Quest' ultimo consisteva in una serie di link preferiti che rimandavano ad altri siti, secondo gli obiettivi dell' autore, organizzati per categorie e accompagnati da commenti.

Proprio per questa sua funzione di filtro della rete, questi siti erano stati chiamati fino al 1997 FILTER e poi WEBLOG, sino a che si è avuto l'irrimediabile adattamento al nome comune di BLOG.

Il blog, come il log, presenta come sappiamo dei contenuti aggiornati costantemente e disposti in ordine cronologico affinchè sia possibile trovare in cima alla pagina l'ultimo messaggio, quello nuovo da leggere.

Ma uno dei primi software on-line gratuiti semplici e veloci fu nel 1999 l'americano Blogger, seguito qualche anno dopo dalla risposta italiana con Splinder (2001).

La particolarità di questi blog è la facilità con cui si può diventare autore e amministratore di uno spazio interamente autogestito, senza dover dimostrare referenza alcuna o dover ricoprire una carica particolare, con la comodità della segretezza del proprio nome che si può sostituire con un nick.
L'importante è iscriversi, scegliere un modello da impostare, scrivere i propri testi in un apposito box e poi postare (pubblicare) il tutto con un semplice click.

Si viene a creare così un nuovo mezzo di valorizzazzione della cultura, dell'opinione pubblica e della democrazia: una voce per tutti in cui fra autori ci si contatta, ci si aiuta e ci si sostiene in una serie anche di rimandi.

A questo punto potremmo parlare di
BLOGOSFERA, ovvero un luogo della rete costituito dall'insieme delle voci strettamente interconnesse fra di loro; un dialogo permanente e decentralizzato (oserei dire un mondo a parte) che gli americani hanno prontamente scelto di chiamare "the Big Conversation".

Secondo il modo d'uso dei blog, nel 2000 è stata fatta addirittura una differenziazione ad opera di Rebecca Bood, la quale parla di modello FILTER o JOURNAL INTIME.
Il primo, richiamandosi alle origini, è un' insieme di annotazioni e link a scopo informativo e quindi il prediletto dagli uomini.
Il secondo, invece, funge quasi da diario personale dove il blogger (l'autore) parla di sè e si esprime emotivamente. Naturalemente ad avere un blog così sono quasi tutte donne.

Potrei continuare con le differenziazioni di genere e l'identità della donna nel web che il cyberfemminismo ricerca ma questa, carissimi, non concerne ciò che ho appena spiegato fin' ora.
Se proprio siete curiosi... l'unico modo per approfondire è studiare la Sociolinguistica dalle fondamenta ai più complessi risvolti sociali che la riguardano.








Wednesday, January 24, 2007

Friday, January 12, 2007

sogni di gesso


In quell' aula stretta, curva, con le grandi finestre impolverate
le scie di gesso giacevano sulla lavagna
simile ad ombre bianche che si nascondono dal Sole.
Invisibili nei loro candidi splendori.

Ciò che pensavo, sentivo; ciò che avrei voluto dire in quel momento
era racchiuso tutto lì
nel muto di un'espressione immobile.

L'addetto alle pulizie arrivò con passo pesante e lento.

Cominciò a pulire la lavagna e arrivò al disegno.
Lo guardò, gli si fermò davanti per 3 istanti.
Osservò il tratto e la firma
secondo non so quale criterio.

Poi con sospiro d'indignazione
e con ritmo lento come il suo passo
portò il panno alla superificie
ed io potè sentire
ogni singola particella di polvere sulla lavagna
spirare.

Non mi restò che pensare a quanto la mia Arte
come i miei sogni tutti
fossero ancora tristemente ancorati all'aria
vaghi ed indefiniti
da poter rinascere in un piccolo gessetto d'illusione
e morire per un semplice panno
imbevuto di realtà fredda.




Monday, January 08, 2007

Riflettete gente...



... riflettete sulla velocità della Vita.

Potrebbe durare un istante solo o diventare più lunga della nostra pazienza.
Potrebbe addirittura svelarci i segreti più nascosti dell' uomo
e poi magari, farci dimenticare la fragilità dei nostri corpi di carne.

Corpi che si danneggiano al vento,
Menti che si disturbano per un solo pensiero.

L'uomo ha bisogno di sognare e di sapere ciò che gli è utile.
La Verità Pura potrebbe ucciderlo.

Meglio fargli credere nella probabile certezza del suo Spirito
piuttosto che condurlo al cospetto delle vere origini dell'Universo.

Wednesday, January 03, 2007