Friday, November 16, 2007

SONETO XXV


"Antes de amarte, amor, nada era mío:
vacilé por las calles y las cosas:
nada contaba ni tenía nombre:
el mundo era del aire que esperaba.

Yo conocí salones cenicientos,
túneles habitados por la luna,
hangares crueles que se despedían,
preguntas que insistían en la arena.

Todo estaba vacío, muerto y mudo,
caído, abandonado y decaído,
todo era inalienablemente ajeno,

todo era de los otros y de nadie,
hasta que tu belleza y tu pobreza
llenaron el otoño de regalos".



"Prima di amarti, amore, niente era mio:
esitavo per le strade e per le cose:
niente aveva senso nè un nome:
il mondo era fatto della stessa aria che respiravo.

Vedevo sale lividastre,
gallerie abitate dalla luna,
hangar impietosi che salutavano per l'ultima volta,
domande che perseveravano nella sabbia.

Tutto era vuoto, morto e muto,
caduto, abbandonato e indebolito,
tutto era irrinunciabilmente estraneo,

tutto era degli altri e di nessuno,
fino a che la tua bellezza e la tua povertà
riempirono l' autunno di regali".


Pablo Neruda (1904- 1973)


3 comments:

Unknown said...

Bellissima poesia...resa ancora più bella da una splendida traduzione! Mamma mia quanto sei brava!

TI AMO!

Linda'87 said...

¡Muchas gracias angelito!
¡Es por tì que yo tengo todo esto deseo de vivir!
Te beso...

Anonymous said...

Stupenda! La magia dell'amore che dà ricchezza e spessore a ciò che è apparentemente insignificante.